Il sivigliano Luìs Vélez de Guevara (1579-1644) - commediografo, poeta e romanziere, apprezzato da Cervantes e Lope de Vega, importante esponente del teatro lopista di tema storico e leggendario, e anticipatore del teatro barocco di Calderón de laMoreIl sivigliano Luìs Vélez de Guevara (1579-1644) - commediografo, poeta e romanziere, apprezzato da Cervantes e Lope de Vega, importante esponente del teatro lopista di tema storico e leggendario, e anticipatore del teatro barocco di Calderón de la Barca - è soprattutto famoso per il Diavolo zoppo (1641), romanzo picaresco in cui la satira dei costumi della società spagnola dellepoca affonda le sue radici nelle leggende popolari e nella loro accettazione del soprannaturale nella vita quotidiana.
Il mondo magico-meraviglioso impersonato dal malizioso e divertente diavolo zoppo è sempre presente nello svolgersi caotico degli avvenimenti del romanzo, che si rivela un picaresco osservatorio della vita umana, ottimista, allegro, scacciapensieri, in cui personaggi, scene e peripezie si affastellano come in una grottesca casa dei matti. Il malandrino diavolo zoppo, il più ribelle di tutti, a Dio e anche a Lucifero, è indisciplinato, vendicativo e maligno, ma finisce per coltivare i valori dellamicizia e della riconoscenza, così ha sempre aiuti provvidenziali, e certi uomini sembrano più diabolici del diavolo in persona.
Il meraviglioso è tipicamente barocco: il sogno e la visione sono tuttuno. Nella prosa di straordinaria vivacità espressiva di Vélez de Guevara il gran teatro del mondo diventa una specie di circo dellassurdo, dove domina il caso e tutto si trasforma in una specie di Babilonia, piena di giganti, nani, ballerine e istrioni, luminarie, musiche e risse, fuga di eventi e case magicamente scoperchiate, una specie di grottesco carro di carnevale assunto a simbolo della vita umana.